Le tappe del percorso

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Bracciano

Situato nel cuore della Tuscia Romana, Bracciano sorge sulle alture dei Monti Sabatini, più precisamente sulla cresta occidentale dall’antico vulcano Sabatino, da cui si è originato il lago di Bracciano. Parte del territorio comunale prospiciente il lago ricade nel parco naturale regionale di Bracciano-Martignano.

Viterbo

A 326 m s.l.m centro storico medievale più grande d’Europa. Fondata dagli Etruschi, è stata una città ricca e potente.
Tra il 1200 e il 1300 divenne sede preferita di molti papi che scelsero la città di Viterbo per sfuggire alle rivolte e alla corruzione di Roma Non a caso viene nominata “Città dei papi”. Controllava quasi 50 castelli, come si può vedere negli affreschi nel Palazzo dei Priori. Visitando il Museo del Colle del Duomo e quello Civico si può ripercorrere la storia importante di Viterbo
La grande religiosità locale si esprime ogni 3 settembre con la “Macchina di Santa Rosa”
Il corpo della santa è conservato nell’omonima chiesa.
Se si percorrono le vie del quartiere di San Pellegrino ci si immerge appieno nella Viterbo medievale. Non sono da sottovalutare una eccezionale gastronomia , le salutari terme e i dintorni pieni di natura e borghi meravigliosi.

Montefiascone

A 592 m. s.l.m., è un’importante cittadina dell’Alta Tuscia Viterbese e si trova a circa 5 km a est del Lago di Bolsena , circondata dal tipico paesaggio della Tuscia.
Il borgo è situato nella parte sudorientale della caldera dei Monti Volsini e, con i suoi quasi 600 metri di altezza, risulta il comune più alto della provincia di Viterbo. Considerata il belvedere della Tuscia, si può ammirare un grandioso panorama su buona parte del Lago di Bolsena.
Tutto il territorio, molto ricco di tufo, è risultato molto favorevole per lo sviluppo della coltivazione della vite. La leggenda narra che nel 1111, quando Enrico V di Germania si dirigeva a Roma per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero al suo seguito, ecco arrivare anche Johannes Defuk, vescovo e grande amatore di vino. Il prelato aveva ordinato al servo Martino di precederlo lungo il cammino, di individuare le taverne con il miglior vino e segnarle con la scritta “Est” (ovvero “C’è”, riferendosi al vino buono). E così fece.

Acquapendente

A 420 m. s.l.m. si trova immerso nelle colline dell’Alto Lazio al confine con la Toscana e fa parte della provincia di Viterbo.
Conosciuto come “La Gerusalemme d’Europa”, il Borgo di Acquapendente è attraversato dall’antica Via Cassia e deve il suo nome grazie alla presenza di numerose cascate che confluiscono nel Fiume Paglia.
Acquapendente, pur essendo un borgo di modeste dimensioni, ha una incredibile vocazione turistica, si trova immerso nel contesto paesaggistico e naturalistico della Tuscia Viterbese ed è la meta ideale per chi ama la storia, il relax e il benessere spirituale.

Proceno

Proceno è un borgo medievale molto grazioso, la cui antica cinta muraria è ancora in parte visibile, memoria di un periodo in cui era una cittadina molto ambita trovandosi all’ingresso della Via Cassia.

Il monumento simbolo di Proceno è la Rocca medievale sita proprio sulla Via Francigena e per molto tempo considerata vero baluardo del Patrimonio di San Pietro della Tuscia, ossia una delle province nate per volere di papa Innocenzo III. La Rocca risale all’anno 1000 ed è stata costruita sul punto più elevato di Proceno: dal Castello la vista è spettacolare e spazia sulla valle sottostante, sul torrente Stridolone e sui boschi che in autunno pullulano di funghi e castagne, con i monti Amiata e Civitella sullo sfondo.

Bagnoregio

Civita di Bagnoregio è un luogo magico, surreale, fantastico, situato sulla vetta di un’altura di tufo e raggiungibile solo attraverso uno stretto ponte pedonale dal quale si gode di uno dei panorami più spettacolari di tutto il Lazio. 

Soprannominata la città che muore, per via della costante erosione delle rocce di tufo su cui si trova, questa cittadella a metà strada tra Orvieto e il lago di Bolsena ha origini etrusche e medioevali. Sospesa nel tempo e nello spazio, Civita di Bagnoregio è senza dubbio uno dei borghi italiani più belli e caratteristici. 

Durante le giornate di nebbia questa incredibile città sembra letteralmente sospesa nel vuoto.

Caprarola

A 493 m. s.l.m. caratteristico centro abitato in provincia di Viterbo, è immerso nella verdeggiante “Tuscia Romana” (territorio anticamente occupato dagli Etruschi). Si tratta di un gioiello un po’ nascosto, ma che offre uno dei più straordinari spettacoli naturali del Lazio, dal sistema montuoso di origine vulcanica, ossia i Cimini con i rigogliosi e fitti boschi, all’affascinante Lago di Vico formatosi all’interno di un antichissimo vulcano sprofondato su se stesso. Caprarola è dominata dall’imponente Palazzo Farnese, costruito nel Cinquecento: il cardinale Alessandro Farnese ne fece il suo quartier generale, rendendo il borgo un luogo architettonicamente unico. Alle porte di Caprarola si estende la Riserva Naturale del lago di Vico circondata da secolari boschi di querce e faggi.

Nepi

L’antica città di Nepet (dalla parola etrusca Nepa=acqua) ovvero città delle acque sorge sull’area nota come Agro Falisco stretta tra i monti Sabatini a sud, dai monti Cimini a nord e dalla valle del Tevere a est. L’edificazione di Nepi iniziò già dall’VIII secolo a.c. come parte integrante del territorio Narcense e successivamente Etrusco fino a diventare “municipium” romana. Nel IV secolo divenne sede vescovile e fu oggetto di numerosi saccheggi durante le invasioni barbariche. Nell’VIII secolo d.c. il Duca di Nepi, a capo di un forte esercito, discese su Roma e con abili manovre sul Conclave fece nominare Papa suo fratello col nome di Costantino II. Nel 1131 Nepi si costituì Libero Comune e nelle lotte tra Pontefice e Imperatore appoggiò quest’ultimo e dopo alterne fortune divenne possedimento feudale e venne concessa nel tempo agli Orsini, ai Colonna, ai Borgia e agli Sforza. Nel 1499 il Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) tolse Nepi agli Sforza e la donò alla figlia Lucrezia che la amministrò egregiamente.

Civita Castellana

A 145 m. s.l.m. in provincia di Viterbo, ma a metà strada fra il capoluogo e la città di Roma, si trova Civita Castellana, un borgo arroccato lungo la Via Flaminia che, si stima, esista da più di tremila anni. Civita Castellana ha un interessante patrimonio archeologico, artistico e culturale. Questo piccolo borgo si staglia all’interno di un paesaggio caratterizzato dall’abbondante presenza di tufo rosso, generato dalle eruzioni del Vulcano Vicano.
La Rocca di Civita Castellana conosciuta anche come Forte Sangallo, fu costruita per volontà del famigerato papa Borgia, Alessandro VI, negli ultimi anni del 1400. Dopo molti secoli in cui la fortezza è stata residenza papale e carcere – solo per un breve periodo -, oggi è sede del Museo Nazionale Archeologico dell’Agro Falisco che ospita antichi cimeli, veri e propri tesori rinvenuti nel territorio circostante.

Tivoli

A 235 m. s.l.m. la Città di Tivoli è situata ai piedi dei Monti Lucretili, splendido paesaggio naturalistico formato da valli e pianure molto estese che fa da confine tra Lazio ed Abruzzo;
è caratterizzata da un territorio abbastanza eterogeneo, contraddistinto da un suggestivo patrimonio montuoso ed urbanistico ed attraversato dall’Aniene, il fiume che qui frena la sua corsa formando delle cascate.
Nel 1550 la città di Tivoli accoglie trionfalmente il nuovo governatore Cardinale Ippolito II d’Este nominato dal Papa Giulio II. Il Cardinale Ippolito è il papa mancato del lungo conclave del 1550 e nonostante fosse uno dei porporati piu potenti d’Italia ,a causa del veto spagnolo non riuescì a guadagnare la tiara papale. Arrivato a Tivoli si rifiuta di alloggiare nell’ ala del Convento annesso alla Chiesa di Santa Maria Maggiore riservato ai governatori della città. Il Cardinale chiama a raccolta i migliori artisti che c’erano in circolazione in quel periodo e nel 1560 cominciano i lavori della grandiosa Villa D’Este che diventa la residenza estiva del Cardinale.

Subiaco

A 408 m.s.l.m, Subiaco adagiato su di un colle roccioso nell’alta Valle dell’Aniene, è uno dei centri più importanti del Lazio per il grande richiamo religioso dei suoi monasteri, la bellezza dei suoi monumenti e il fascino della natura circostante. La conformazione naturale del paese, caratterizzata dal corso del fiume Aniene, affluente del Tevere, ha notevolmente condizionato il suo sviluppo storico e ha favorito i primi insediamenti umani.
Nel 1773 il potere spirituale passò a Giovanni Angelo Braschi, eletto poi Papa Pio VI, che operò molto per lo sviluppo di Subiaco, ampliò e trasformò la cartiera, istituì la Biblioteca pubblica, restaurò la Rocca dei Borgia, fece costruire il Seminario e rese carrabile l’antica via Sublacense. La popolazione di Subiaco, riconoscente, gli dedicò l’“Arco Trionfale”, inaugurato nel 1789.

Anagni

A 424 m.s.l.m Anagni è nota come la città dei Papi per aver dato i natali a quattro pontefici (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII). In particolare il nome di Anagni, nel Lazio, è legato alle vicende di Papa Bonifacio VIII e all’episodio noto come Lo Schiaffo di Anagni. Anagni è situata su un colle nella media valle Latina (o valle del Sacco), nel Lazio sud-orientale. Anagni, l’antica Anagnia capitale degli Ernici, si erge su una collina tra i monti Ernici e la Valle del Sacco. La leggenda la annovera tra le “città saturnie”, le cinque città laziali fondate dal dio Saturno (Anagni, Alatri, Arpino, Atina e Ferentino, quest’ultima detta anche Antino).

Colleferro

Piccola cittadina in provincia di Roma ha origini antiche risalenti all’età del bronzo e del ferro. Il toponimo potrebbe indicare un luogo di estrazione e lavorazione del ferro. Il nucleo originario dell’abitato è da identificarsi probabilmente con l’antica Verrugo a lungo contesa tra i romani e i volsci. Secondo gli storici latini Appiano e Plutarco nell’82 a.c. presso Colleferro si svolse la battaglia decisiva della guerra civile tra le fazioni guidate da Gaio Mario e da Lucio Cornelio Silla conclusasi a favore di quest’ultimo. Dal IX d.c. la città divenne parte dei possedimenti dello Stato Pontificio passando di mano tra le nobili famiglie romane dei Salviati, dei Borghese e infine dei Dora Pamphili. Durante la seconda guerra mondiale Colleferro subì enormi danni necessitando di una quasi completa ricostruzione. A pochi passi dal centro abitato, lungo la via casilina, sono visibili i resti della cinta muraria duecentesca e i ruderi del castello di Piombinara eretto nell’XI secolo. 

Castel Gandolfo

A 426 m.s.l.m è un borgo nel cuore dei Castelli Romani, nei dintorni della Capitale.Residenza papale estiva, la bellezza di Castel Gandolfo è stata certificata dal riconoscimento come uno dei borghi più belli d’Italia.Secondo alcuni storici il sito dell’odierna Castel Gandolfo coinciderebbe con il luogo ove sorgeva l’antica capitale della Lega Latina, la città di Alba Longa (che la tradizione vuole fondata dal figlio di Enea, Ascanio), la cui supremazia venne eclissata dall’ascesa di Roma. Nel 398 a.C., durante l’assedio di Veio, i Romani, per regolare il livello delle acque del Lago di Albano, scavarono un tunnel nella viva roccia per un chilometro e mezzo: l’emissario, ancora oggi visibile, è una grandissima opera di ingegneria idraulica.
Il Palazzo Pontificio risale al 1600 e fu fatto costruire da Papa Urbano VIII.
Papa Francesco ha deciso di aprire la residenza al pubblico nel 2018.

Roma - Città del Vaticano

Fiumi d’inchiostro sono stati versati per descrivere ogni bellezza di Roma “Città Eterna”. Si lascia, quindi, alla fantasia del cicloturista percorrere la storia della Roma papalina.